dubbi
Se è vero che il rumore è qualcosa che ha bisogno di qualcuno per essere sentito, se un albero cade quando nessuno può sentirlo, fa rumore?
Se Luca non parla e non dirà mai un segreto, posso fumare in casa quando ci siamo solo lui e io?
Se ho la netta sensazione che ci sia un amico o un parente o Vinicio Capossela con me, che per un giorno intero mi segue nei miei movimenti e nei miei pensieri, vuol dire che c’è veramente?
Se metto musica del cazzo sul mio Ipod e l’ascolto da sola mentre sono in metropolitana, dovrei vergognarmi?
Se rubo la Nutella e nessuno mi vede e non ci sono prove che sia stata io, conta?
Se leggo solo i primi tre paragrafi di tutti gli articoli su Repubblica, vale?
Se dico a Luca che è la mia creazione più perfetta e lui sorride, vuol dire che capisce?
Quando io e Dan facciamo all’amore e ci sono i cani, loro capiscono? Si imbarazzano?
Gli Avett Brothers sono country? Vuol dire che mi piace la musica country? Cosa direbbe mio padre di una roba del genere?
Se mi immagino di baciare un’altra persona, sto tradendo?
Se non me ne frega niente se Sofia prende sempre buoni voti, e l’abbraccio lo stesso e le dico non ti preoccupare, non sono queste le cose importanti, sono una mamma che se ne frega?
Se mi stanno sul cazzo i Nirvana, sono vecchia?
Se mi commuovo quando leggo Marx, sono malata mentale? E se sogno un mondo senza ricchi e poveri, e credo che il capitalismo non sia la soluzione giusta, sono solo una povera scema?
Se ho solo amici maschi e con loro riesco a sentirmi a mio agio meglio che con le femmine, sono lesbica ancora nel closet?
E se parlo coi morti? E li vedo, e ci litigo anche?
Se mi sento figa malgrado i miei dieci chili di più, sono fuori dal mondo?
Se il giorno che Luca riuscirà a dirmi di voler cagare nel cesso sarà il giorno in cui dico ecco, abbiamo vinto noi, ho perso il senso della realtà?
E se sono convinta che il sorriso di una persona con la sindrome di Down sia il sorriso più bello sulla faccia della Terra, dovrei forse prendere più antidepressivi? E se poi penso che molto probabilmente questa persona da grande non riuscirà a capire perchè ci si uccide, ci si fa la guerra, e si ruba, allora devo cominciare a metter via i soldi per una camicia di forza? E se poi non capisce neanche il senso di proprietà privata e tutti i sensi alla base del capitalismo, e magari vivrebbe naturalmente come un socialista alla Marx, cosa faccio?
Se alcuni canzoni di de André quando arrivano sull’Ipod le evito, e lui mi vede e mi odia, devo fregarmene?
E se mio zio Bruno è il vero massimo, e nessuno potrà mai arrivare alla sua altezza, e poi sento mia madre chiamare Dan Bruno per sbaglio tutte le volte, devo interpretarlo come un successo ai suoi occhi?
Me ne devo fregare se mia madre commenta il fatto che metta il tanga come mutande e crede che sia volgare? E se le dico al telefono che ho piegato il bucato e non è vero? Devo chiamare la terapista e mandarla a cagare?
Se penso che a chi non piace Tom Waits non ci voglio essere vicino, sono snob?
Se dopo vent’anni penso che Dan sia la persona più meravigliosa del mondo, dovrei avere un amante?
Se ho dei bei ricordi di Umberto Tozzi? Cosa faccio?
Se lavoro e no guadagno un cazzo, lavoro?
Se Luca balbetta, me ne frego? Dico, confronto a tutto quello che ha?
Se sono lontana dai miei nipoti, sono una zia di merda?
Se per me la scelta è New York o la campagna, sono una di quelle che o bianco o nero?
Se sono fiera della mia pancia sempre troppo grossa, e me la spalmo con la crema la mattina e me la guardo con ammirazione, e la uso come tamburo quando ascolto la musica, è un caso che non se va? O è la Nutella di nascosto?
Se ho tutti sti dubbi, dovrei trovarmi qualcosa da fare?
Cià un paio provo a risolverteli io
RispondiEliminaSacrosanto quello su Tom Waits quindi no non sei snob
e per quanto riguarda De Andrè dioende da quali canzoni, per alcune, secondo me sarebbe d'accordo anche lui
bacio
Dario