I tassisti di Saronno e tutti 'sti cambiamenti
Mentre voi ve ne stavate belli al calduccio sotto le
coperte, io attraversavo l’oceano, in una posizione simile a quella di Aldo
Moro nella Renault, perché (e bisogna pure ringraziare la Signora Fortuna) il
posto sull’aereo di fianco al mio era libero.
Arrivata alla Malpensa, ho cercato invano di ricaricare il
cellulare italiano (io questo vostro sistema di ricarcia non lo capirò mai), ho
preso il mio bel trenino fino alla strepitosa stazione Centrale di Milano e mi
sono infilata in un taxi.
Il tassista mi ha raccontato subito del cognato, come se io
gli avessi chiesto: ‘allora come va?’. Dice che lui dall’anno prossimo si mette
in proprio, che lavorare con uno di famiglia va sempre a finire che si litiga.
È di Saronno, aggiunge, e a lui questa storia della tariffa fissa
Malpensa-Milano non va mica tanto bene: novanta euro non bastano mai, e poi il resto chi li mette? Insomma mi ha
fatto una testa così. Tra l’altro avevo poco da aggiungere alla conversazione,
perché sinceramente le problematiche dei tassisti di Saronno le conosco poco.
Mi ha detto che stamattina, sempre a Saronno, è stato fermo per quattro ore: nessun
cliente; dice che è strano per essere un lunedì. “È tutto un lavoro di
fortuna!”. Gli ho detto che se il cognato avesse saputo che invece di stare
fuori dalla Stazione centrale, stamattina alle nove, se stava a Saronno ad aspettar clienti, gli avrebbe fatto un culo così. Non l’ha presa come una battuta
e mi è parso incupirsi, così abbiamo finito lì la conversazione.
Poi ha girato a sinistra in piazza Adigrat e sono arrivata a
casa. Mia mamma mi aspettava come si aspetta uno che arriva dalla guerra, e ci
siamo abbracciate a lungo ancora prima di uscire dall’ascensore. Dice che era
preoccupata perché non mi aveva sentito. Le ho detto della storia del
cellulare, ma poi abbiamo subito parlato d’altro. Le sorelle hanno chiamato
immediatamente, una per una. Io ho chiamato le mie zie, Milena e Pupa.
Dopo cinque minuti ho scoperto alcune cose che sono
cambiate dall'ultima volta che ero qui:
- - ci sono tre foto nuove (due di Luca, in
corridoio, e una di noi sorelle e la mamma, in sala)
- - la maniglia dell’ascensore è stata cambiata, ma
hanno fatto un pessimo lavoro
- - la mamma si è dimenticata di comprare il balsamo
- - il negozio di ferramenta di via Lomellina ha
chiuso
- - la sala non ha nulla da invidiare, in campo piante,
alla foresta Amazzonica
- - c’è la tele nuova in cucina, per vedere Un Posto
al Sole
- - la camera di Serena non so che non ci sono
ancora entrata
- - mia mamma ha comprato all’Ikea lo stesso
copriletto che ho io a Boston, ma il suo è bello stirato come si deve, mentre
il mio non sa neanche che esistano i ferri da stiro o persone che li usano
- - mia mamma dice che la sera, dalla presa dietro
il televisore, esce una voce che non capisce cosa sia
- - e basta
Mi sono mangiata un’ottima fetta di tortello fatto da mia
mamma, poi lei è andata all’Opera San Francesco (dove fa la volontaria) e io
avrei dovuto dormire e invece ho disfatto le valigie.
A poco a poco vi vedo tutti, me lo sento.
(Nella foto Luca e mia mamma)
Sei troppo forte. Ti seguo in silenzio. Un abbraccio e buona permanenza!
RispondiEliminaBen arrivata! Non ti offendi se non mi è piaciuto molto il paragone con Aldo Moro? Troppo triste. Spero tu venga in quel d bergamo per presentare il libro, dimmi dove posso leggere le date. Grazie ciao Marilena
RispondiEliminaCiao Marina ti ho conosciuta oggi a "che tempo che fa" programma che vedo tutte le domeniche sia qui a Miami dove abito da anni che a Cancun dov'è la mia seconda casa, sempre alla Rai Tv Intern'l, ho subito preso nota del tuo nome e Blog, ho letto qualche tuo racconto qui, molto simpatici, vorrei leggere il tuo libro, lo venderai anche tramite Amazon.com? Comunque a settembre quando verrò in Italia sicuramente lo troverò. Un abbraccio e tanta fortuna! Emma
RispondiEliminaQue casualita Marina ! anche io , como OJOSMASVERDES, ti ho vista nel programma ' "che tempo che fa" di oggi su RAI international dal Venezuela, mi ha chiamato l"attenzione il tuo libro el il titolo del tuo blog e cosi ti trovai. Saro una assidua a leggere i tuoi pensieri e parole..Ammiro la tuo forza ...auguri per il tuo Lucas....
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