Ah, posso scegliere chi deportare?
Ah, la mettiamo così? Che possiamo scegliere chi
fare entrare e chi no a seconda di come ci svegliamo? Ah, abbiamo deciso di
lasciar da parte la democrazia, l'apertura mentale, la globalizzazione? Se
giochiamo a questo gioco qui, allora anch'io avrei una lista di persone con cui
non voglio avere a che fare. Dopotutto pago le tasse, no? Ho anch'io il diritto
di dire la mia. O no?
Non voglio fare entrare quelli che prima di
versare il caffè dalla caffettiera, lo girano con il cucchiaino. Perché? A cosa
serve girare?
E poi non voglio fare entrare quelli come Trump,
incazzati con il mondo, che credono sempre di aver ragione e invece non ce
l'hanno quasi mai.
Non voglio tra i coglioni quelli che alle
superiori erano i primi della classe, che meno di un sette li faceva piangere
in bagno. Loro devono stare lontani.
Via chi dice: "Che cosa ti credi? anche
Obama ha fatto cazzate. Adesso tutti a dire di Trump...". Quelli lì li deporto
immediatamente, ancora prima che finiscano la frase.
Lascio fuori quelli che dicono cose omofobe o
razziste, o dicono mongoloide, ritardato, rabbino, e poi aggiungono: "Ma
scherzavo. Cos'è, non si può neanche scherzare?". Perché no, su queste
cose non si può scherzare più, da anni. O tutti quelli che quando vedono persone disabili
pensano: "Madonna che schifo". A quelli farei prima pulire il cesso
dell'aeroporto con la lingua e poi via, deportati tutti.
Non voglio quelli che sono allergici alla Nutella
o al cioccolato, perché cosa ne sanno loro della vera bontà. E anche quelli che
non bevono troppo perché fa male e che se fumi ti fanno la ramanzina. Fuori.
Non voglio neanche quelli che sanno fare le radici
quadrate su due piedi, o che sanno la capitale di tutti gli Stati del Medio
Oriente. ma chi ti credi di essere, Einstein? Un GPS? Fuori.
Fuori chi dice che loro non sono su Facebook
perché è da guardoni, o che dicono che i social media sono una perdita di tempo
o che si stava meglio senza Internet.
Fuori chi non ha mai comprato la Settimana
Enigmistica, o un libro di Bianciardi e chi non ha mia ascoltato neanche una
canzone di De André perchè era troppo palloso. Via, via tutti.
Via chi dice che le donne non sanno parcheggiare,
che sarà anche vero ma ci siamo rotte i maroni di sentirvelo dire, e poi ho
visto fior di uomini che non sono capaci per cui anche basta. Fuori!
Fuori chi guarda il festival di Sanremo senza
ridere, chi non ascolta la radio in macchina, chi usa le parole in inglese
senza saperne il significato, chi non sa fare le bistecche impanate, chi è
vegano o peggio ancora, salutista. Via.
Via chi non si commuove mai quando guarda un film,
chi si dimentica del mio compleanno. Chi compra solo le cose firmate, chi mi
dice ogni volta che Roma è meglio di Milano. Chi non ha neanche un paio di
mutande bucate, o chi le ha tutte belle piegate nel cassetto. Chi si fa il
letto tutti i giorni perché altrimenti non riesce a concentrarsi. Chi non
mangia fritti.
Via chi ha i muri in testa, o che li vuole ai
confini. Via che dice che le pistole servono solo per proteggersi (da chi poi?)
e invece le usano per ammazzare chi gli è antipatico. E via anche tutti gli
antipatici, già che ci siamo.
Non voglio chi è allergico ai gatti e dice che i cani
no perché fanno pelo e sono troppo un impegno che poi quando parti a chi li
lasci? Fai come me: non partire e sei a posto. Non voglio chi ha l'uccellino in
gabbia in cucina, perché che cazzo, è un uccellino perché può volare, no?
Pirla!
Non voglio chi visualizza e non risponde, mai. Chi vedi che sta scrivendo e poi non invia. Chi
mette le pantofole appena arriva a casa, chi la domenica sta in pigiama tutto
il giorno e chi non sa lavorare a maglia. Via!
Via chi non crede ai fatti ma si fa imbambolare
dalle bufale, chi crede ancora che l'uomo sia superiore alla donna, chi tratta
male i figli, chi si fa stirare le camicie dalle mamme anziane, chi non tira
l'acqua, chi non ha mai mollato un fidanzato perché poi poverino.
Via.
Insomma, rimaniamo solo io e una decina di persone.
Però ci divertiamo un casino, vedrete.
Aspettami!
RispondiEliminaSono dentro in quasi tutto tutto, tranne per il letto, ogni mattina mi piace rifarlo. :)
RispondiEliminaDirei che posso entrare a passo di marcia.
RispondiEliminaMi lascia perplessa il fatto che già commentai, quando scopersi il tuo blog, ma non mi risultano risposte.
Ti dicevo che ho passato l'aolelescenza e oltre ( abitavo in Viale Argonne) con tuo padre e tua zia Pupa, che amavo tua nonna per quanto era capace di rendermi la vita più piacevole e che quando è mancata il tuo papà ci ha telefonato tutto il suo dolore.
Mi chiamo Cristiana e tua cugina deve a me il suo nome, anche se non le ho mai chiesto se ne è contenta.
Molti cani hanno allietato la mia vita e penso siano la più grande invenzione della natura.
Cristiana
Cristiana, scusa per non aver rispsto. Zia Pupa mi ha parlato tanto di te. Un abbraccio
EliminaGrazie! Sono contenta di avere un contatto con te.
EliminaCristiana
A me mi frega il libro di Bianciardi...
RispondiEliminaanche a me .... ma possiamo rimediare:)
RispondiEliminaA me m'ha fregato il fidanzato poverino. Per sempre. E non posso rimediare
RispondiEliminaE niente, potevo far parte dei dieci invece sono vegana. Uffa :). Valeria
RispondiEliminaNon so lavorare a maglia but I am willing to learn! Mi piace molto leggerti :)
RispondiEliminaUn abbraccio da Fairfax, DC area
la maglia.....
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