Dieci Ricordi per Dieci canzoni - Federico Bernocchi









È il 1992 e ho 15 anni. Fulminato sulla via del Metal da Killers degli Iron Maiden, il loro secondo album, quello con ancora il mitologico Paul Di Anno alla voce, sono un bravo ragazzo con la riga a destra, vestito per benino che sogna di avere i capelli lunghi e che disegna compulsivamente sanguinolenti loghi di band su ogni superficie disponibile. Metallica, Megadeath, Testament. 

Lo spread tra il me “fuori” e “dentro” è altissimo: “tenerone” inside, “croce ribaltata de fuoco e metallo” outside. Passo la vita facendo mixtape – compilando a mano come un piccolo amanuense le copertine- e a leggere riviste specializzate: Metal Shock, Flash, Hard. In una di queste trovo una recensione a dir poco entusiastica di un disco. Decido che devo assolutamente averlo. 

La cosa oggi, almeno per me, risulta interessantissima: all’epoca decidevo se comprare un disco senza aver ascoltato una singola nota ma basandomi solo su delle parole scritte…incredibile. 

Comunque, metto insieme i soldi di più paghette, vado alla vecchia Virgin di Milano, quella in piazza Duomo, compro il CD. Vado subito a casa del mio migliore amico Carlo, l’unico con cui condivido la passione per la musica forte. 

La copertina è pazzesca: un pugno in faccia. Non metaforico, eh? C’è proprio una foto di un pugno in faccia a uno. Sbam! Sopra il logo della band in bianco, sotto il titolo del disco in rosso: Vulgar Display of Power. Che è un titolo a dir poco perfetto: un’arrogante dimostrazione di potenza. Che è esattamente come suona il disco. Infatti: parte la quarta traccia, Fuckin’ Hostile e il pugno in faccia arriva a me e a Carlo. 

Mai ascoltato nulla del genere: è l’equivalente musicale di un macigno che rotola giù da una montagna, il motore di un Boeing 747 che si accende, il Krakatoa che erutta. Tento di spiegarmi meglio: ero abituato a dei suoni velocissimi, aggressivi ma alla fine “puliti”. Le voci dei cantanti che imitavo davanti allo specchio, quelli vestiti di pelle, attillatissimi, con capelli lunghi e sempre pettinatissimi, erano “melodiche”. 

Qui c’è uno col fisico da pugile, dei tatuaggi da galeotto, rasato a zero, che ad un certo punto urla così forte nel microfono che questo va in distorsione e poi fischia impazzito. Ricordo di aver pensato, quasi spaventato: “Forse è troppo. Ho trasceso: va bene i Metallica, i loro assoli, le copertine col sangue, ma qui sto esagerando. Forse è il punto di non ritorno”. Che poi effettivamente è stato così, nel senso che da lì in avanti mi è cambiata proprio la bussola. Per questo penso che nella mia vita ci sia un prima e un dopo Fuckin’ Hostile.

Federico Bernocchi 

https://youtu.be/7QcMhOFAVzE



Fuckin' Hostile

(Pantera)


One, two, three, four


Almost every day
I see the same face
On broken picture tube
It fits the attitude
If you could see yourself
You put you on a shelf
Your verbal masturbate
Promise to nauseate
Today I'll play the part of non-parent
Not make a hundred rules
For you to know about yourself
Not lie and make you believe what's evil
Is making love and making friends
And meeting God your own way, the right way

To see
To bleed
Cannot be taught
In turn
You're making us
Ah, fucking hostile!
We stand alone


The truth in right and wrong
The boundaries of the law
You seem to miss the point
Arresting for a joint?
You seem to wonder why
Hundreds of people die
You're writing tickets man
My mom got jumped they ran
Now I'll play a public servant
To serve and protect
By the law and the state
I'd bust the punks
That rape steal and murder
And leave you be
If you crossed me, I'd shake your hand like a man
Not a God

To see
To bleed
Cannot be taught
In turn
You're making us
Ah, fucking hostile!
We stand alone

Come meet your maker, boy
Some things you can't enjoy
Because of heaven, hell
A fucking wives' tale
They put it in your head
Then put you in your bed
He's watching, say your prayers
'Cause God is everywhere
Now I'll play a man learning priesthood
About to take the ultimate test in life
I question things because I am human
And call no one my father who's no closer that a stranger
I won't listen

To see

To bleed

Cannot be taught
In turn
You're making us

Fucking!
Fucking!
Fucking!
Fucking hostile!




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