Vaccino sì, vaccino no






Per quello che ci capisco io, e cioè ben poco, non ci sono stati vaccini che abbiano avuto effetti collaterali così devastanti che si è deciso di non darli più. Siamo tutti stati vaccinati, tutti. Mi sembra piuttosto che il dibattito sui vaccini sia nato quando un medico coglione li ha correlati all’autismo. Prima non mi risulta che milioni di persone non accettassero il vaccino contro il vaiolo o la poliomielite. O sbaglio?

Ecco, questo fatto di associare i vaccini all’autismo è qualcosa che mi riguarda personalmente, perché è come dire che si rischia anche di ammalarsi, addirittura morire, far ammalare altra gente pur di non avere il terrore di diventare come mio figlio.


Tutto questo, a mio parere, richiede delle spiegazioni precise:


1) non si diventa autistici, non è un virus e non ha nulla a che vedere con vaccini o cose del genere. Autistici si nasce, molto probabilmente per fattori genetici, e le persone autistiche nascono con un cervello che funziona diversamente dal nostro. Quindi, autistici non si diventa. Neanche con i vaccini.


2) trovo estremamente pericoloso che la comunità medica non continui a spiegare e rispiegare questo punto fondamentale, e cioè che la roba dei vaccini e dell’autismo è una puttanata pazzesca, screditata da migliaia di test e studi scientifici. Significa che non sono informati dei risultati scientifici? Significa che la loro ideologia (che ancora non ho capito) sia più forte della ragione e della preparazione medica? Qualcuno dice che il vaccino del Covid non è stato testato abbastanza, e che occorrono almeno cinque anni per capirne le conseguenze. Io non lo so, ma so soltanto che è stato testato da scienziati di tutto il mondo, che è stato approvato e che funziona. Durante una pandemia mondiale bisogna mettere la propria fiducia nella scienza, altrimenti ciao.


3) trovo ancora più incivile che forze politiche mondiali, spesso di destra, spesso amanti delle teorie complottistiche, appoggino questo isterismo no vax, che è basato sul nulla assoluto. 


4) Infine: lasciateci stare. Benché l’autismo non sia semplice da avere o da gestire, noi autistici non rompiamo i coglioni a nessuno. Smettiamola di enfatizzare il fatto che la nostra condizione è così orrenda da rischiare la vita. Noi, malgrado la carenza di servizi, il disorientamento di fronte al supporto scolastico, l’indifferenza di chi non si occupa delle persone autistiche adulte e delle loro famiglie, l’invisibilità della nostra presenza, non rompiamo le palle a nessuno, se non, forse, il 2 aprile, quando quasi per pietà accendete delle lucine blu, giusto per togliervi dalla coscienza anche questa roba qui.


Ecco, sarà bello quando la scienza, il metodo più efficace per stabilire cosa ci fa bene e cosa ci fa male, verrà presa in considerazione più che le credenze popolari e la magia nera.


Oggi ho letto sul giornale che si sta pensando di rendere obbligatori i vaccini contro il Covid. Ho subito pensato che dovrebbe essere un obbligo morale, più che politico. Ma lo so, non tutti la pensano come me, e in un Paese democratico, per fortuna, si possono esporre le proprie opinioni senza avere conseguenze penali. Per questo, penso che l’obbligo sia sbagliato. Cioè, è giusto e sacrosanto vaccinarsi, ma ogni obbligo puzza tanto di repressione, e per questo non lo appoggio.


E adesso sono pronta: apriamo se volete un dibattito. Civile, possibilmente. Chi non condivide le mie posizioni è invitato a spiegare le proprie, basta che lo si faccia senza insulti e maledizioni. 


Secondo me, se ci proviamo, ci riusciamo.



Commenti

  1. Come le dici bene le cose Marina, condivido tutto. Roberta

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