Prima di andare al linciaggio di Woody Allen
È stata decisamente una settimana di fuoco, ogni giorno una
notizia forte: la tragica morte di Phillip Seymour Hoffman, che mi ha
distrutto, il Superbowl, che mi ha dato un’ottima scusa per uscire con la mia
amica Cristina invece di guardarlo, il Black Histoy Month (febbraio), storico
periodo in cui si celebra la cultura nera in America. E poi la lettera
della figlia di Mia Farrow sul New York Times, in cui accusa Woody Allen, ex
compagno di sua madre, di averla molestata quando aveva sette anni. Inizia
così:
“Qual è il tuo film preferito di Woody Allen? Prima di
rispondere, dovresti sapere: quando avevo sette anni, Woody Allen mi prese per
mano e mi portò in un attico piccolo e buio al secondo piano di casa nostra. Mi
disse di coricarmi a pancia in giù e giocare con il trenino elettrico di mio
fratello. Poi mi molestò. Mentre lo faceva mi parlava, sussurandomi che ero una
brava bambina, che questo sarebbe stato il nostro segreto, promettendomi che saremmo
andati a Parigi e che io sarei diventata una star. Ricordo di avere tenuto gli
occhi fissi sul trenino, concentrandomi sui giri che faceva sulle piccole
rotaie. Ancora oggi trovo difficile guardare un trenino elettrico.”
Pazzesco, mi sono detta leggendolo: una persona che per anni
ho rispettato fa una cosa del genere, a una bimba dell’età di mia figlia,
rovinando il suo amore per i trenini e per la famiglia. Pare che Dylan Farrow/Malone
abbia deciso da anni di vivere in pace in California e che soltanto il premio alla carriera dei
Gloden Globe a Woody Allen l’abbia spinta a (ri)condividere la sua orribile
storia. In realtà, durante il Golden Globe, questa storia venne ricordata dal
suo fratellastro su Twitter, quando scrisse: “Mi sono perso il tributo a Woody
Allen – hanno messo la parte in cui una donna ha pubblicamente detto che a
sette anni venne molestata da lui prima o dopo Io e Annie?”, creando scandalo e vergogna nel mondo.
Io però, dopo aver letto l’articolo
di Robert Weide sul The Daily Beast non credo che Woody Allen abbia violentato
sua figlia. Ecco perché:
- - quando il fatto venne denunciato, un team di
medici della Yale University esaminò la bimba e concluse che non ci fu nessun
segno di penetrazione, e che la bimba, quando le fu chiesto dove papà l’avesse
toccata, rispose: la spalla. Quattro giorni dopo venne portata da un altro
medico il quale ribadì di non aver trovato nessun segno preoccupante: racconta
che la bimba prima gli disse che no, papà non l’ha toccata, poi di si, poi di
nuovo di no, e poi disse: ‘a me piace dire le bugie quando racconto le storie.
- - durante le indagini per stabilire se le
affermazioni della bimba fossero vere, Mia Farrow mostrò un video in cui Dylan
raccontava il fattaccio. Soltanto che nel video ci sono molti momenti in cui la
telecamera si ferma, e poi ricomincia, fatto che può far pensare che Mia
Farrow, arrabbiatissima con il marito per questioni di affidamento, avesse
suggerito alla figlia cosa dire.
- - durante le indagini, in cui non si trovano
abbastanza prove per un processo e scagionano Woody Allen, il dottore che
seguiva la bimba, disse di aver trovato la sua paziente emotivamente instabile,
e ipotizzò che il motivo avrebbe potuto essere il fatto che la bimba sentisse
dalla mattina alla sera la mamma dire che il padre è pedofilo, che ha molestato
Soon-Yi (l’attuale moglie di Woody Allen), cosa assolutamente non vera, e che
forse Dylan fu suggestionata dai racconti.
- - Woody Allen per togliere ogni dubbio alla sua
famiglia e al suo pubblico, fece un test con il poligrafo, che passò senza
problemi, Mia Farrow, invece, rifiutò di farlo.
- - la babysitter di Dylan testimonia che quel fatidico
giorno la bimba rimase sempre con lei, e che non notò nessun cambiamento in
umore. E poi, continua al processo, Woody Allen è claustrofobico, e mai sarebbe
salito nell’attico di casa.
- - se ci fosse il minimo dubbio che Woody Allen è
pedofilo, lui e sua moglie non avrebbero potuto adottare le loro due figlie.
E comunque: se proprio vogliamo dirla tutta, Mia Farrow
anche lei a 21 anni ha avuto una relazione con un cinquantenne (Frank Sinatra).
Non solo, pare che suo fratello sia stato invece trovato colpevole di molestia
sessuale su minorenni. E comunque: Mia Farrow, che sembra tanto scioccata,
durante il processo a Polanski non solo ha testimoniato in suo favore, ma ha
appoggiato in tutti i modi possibili il suo amico, con interviste e lettere ai
giornali. Infine pare che Ronan, quello del twitter scandaloso, lo abbia fatto
per lanciare il suo talk show, la cui prima puntata (guarda te le coincidenze)
è stata proprio qualche giorno dopo.
Capisco che poi queste cose sono sempre più complicate di quanto i mass media facciano apparire, e che per sapere veramente cosa è successo, bisognerebbe passare giorni a studiare tutti gli atti, tutto quello pertinente al caso. Capisco anche che la lettera di Dylan venga da un posto buio del suo cuore; non so se stia mentendo o se ci creda veramente o e se magari qualcosa sia anche successo. Mi fa schifo che una bimba possa essere stata violentata, ma
mi fa altrettanto schifo che una mamma possa aver pilotato la figlia a dire
delle cose del genere per avere più soldi in alimenti. Mi fa schifo avere il
dubbio, ecco.
Insomma, per farla breve: il mio film preferito di Woody
Allen è e resterà sempre Io e Annie.
Vabbè, ma di che cazzo mi vorresti convincere co sto sproloquio? ma davvero qualcuno ti legge?
RispondiEliminaMi legge chi ha voglia di leggermi, zio Effe. E non voglio convincere nessuno di niente. Un abbraccio a te.
EliminaIo, ho voglia di leggerti, perchè mi piace come scrivi, e mi piace quello che scrivi.Sulla faccenda Woody Allen, la penso esattamente come te,,,Ah il mio film preferito è Mighty Aphrodite. Un abbraccio
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