Essere stranieri vuol dire





È dal 1991 che si è aggiunto un aggettivo al mio essere Marina: oltre a essere bianca, italiana, cicciotta, secondogenita e orfana di padre, sono anche straniera.

Ovviamente, ci sono stranieri e stranieri: i profughi siriani in Grecia o quelli che cercano di raggiungere le coste italiane, per esempio sono anche loro stranieri, ma devono affrontare ben più enormi difficoltà rispetto alle mie. La loro è una sceltra tra la vita e la morte. Io non sono scappata dalla guerra, non sono venuta in America a cercar fortuna. 

Eppure trovo affascinante soffermarmi su quell'istante del viaggio che si fa da lì a qui in cui si diventa stranieri. C'è un momento del viaggio che si affronta in cui cambia il tuo essere persona uguale alle persone che ti circondano e si diventa diversi, 'strani'. Un momento in cui il passato diventa molto più importante, e il futuro molto più spaventoso.

Ci sono delle caratteristiche che tutti noi stranieri, ricchi, poveri, bianchi, neri abbiamo in comune. C'è un senso di pudore accompagnato da un senso di fierezza che accompagna tutti noi.

Ma cosa vuol dire essere stranieri?

Essere stranieri vuol dire non essere nati nel posto in cui si vive

Essere stranieri vuol dire essere arrivati a un punto in cui si deve fare la scelta più difficile della vita

Essere stranieri vuol dire imparare tutto da zero

Essere stranieri vuol dire essere 'strani', e cioé diversi

Essere stranieri vuol dire scappare da una situazione di disagio

Essere stranieri vuol dire saper immaginare dei progetti futuri migliori

Essere stranieri vuol dire abbandono, malinconia, solitudini, marginalizzazione

Essere stranieri vuol dire ricostruzione, energia, scoperte

Essere stranieri vuol dire essere emigrati, che è una parola brutta, che sa di delusioni, di sconfitte, di povertà.

Essere stranieri vuol dire accettare di sacrificare la propria felicità per garantire quella dei figli

Essere stranieri vuol dire imparare molti dettagli della burocrazia, sia del Paese d'origine che di quello scelto

Essere stranieri vuol dire sperare di essere accettati

Essere stranieri vuol dire trovare un equilibrio tra la salvaguardia della cultura d'origine e la comprensione di quella nuova

Essere stranieri vuol dire sapere cosa dover cambiare di sé e cosa poter mantenere

Essere stranieri vuol dire imparare un nuovo concetto di amicizia, di cibo, di bellezza, di matrimonio, di guida, di vacanza, di regole sociali

Essere stranieri vuol dire imparare a vivere senza radici e imparare a piantare semi nuovi per la generazione prossima

Essere stranieri vuol dire sperare di avere abbastanza soldi per poter tornare a casa, un giorno

Essere stranieri è una scelta per i privilegiati e l'unico modo per sperare di continuare a vivere per tutti gli altri

Essere stranieri vuol dire imparare a ignorare gli sguardi degli altri

Essere stranieri vuol dire accettare di diventare parte di una generalizzazione, anche se è lontana anni luce dalla realtà

Essere stranieri vuol dire non poter partecipare alla vita della famiglia che si è lasciata alle spalle

Essere stranieri vuole dire essere sia emigrati che immigrati

Essere stranieri è difficile per tutti quelli che lo sono, sia per scelta che per necessità.





Commenti

  1. Anche non essere più completamente a casa né di qua né di là. ... questo almeno vedo nel mio marito egiziano, che smania tutto il tempo per il suo Egitto e quando ci va smania per essere in Italia

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  2. Hai descritto esattamente cosa vuol dire essere stranieri!
    Non siamo solo persone codarde che hanno preferito scappare... siamo tutto ciò che hai scritto!!
    Grazie Marina!!

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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