Cara mamma, l'hai fatta grossa

 





Cara mamma,

 

poi un giorno m devi spiegare il perché di tutta 'sta fretta che hai avuto ad andartene! Tra l'altro, ti stai perdendo delle novità importanti e, non per essere egocentrica, ma in questo periodo avrei davvero bisogno di te.

 

Il tuo Luca, il tuo sweetie, tra nove giorni compie 27 anni. Non dimenticherò mai quando sei venuta a incontrarlo per la prima volta. Anche lui ha avuto fretta di nascere, per cui arrivasti qualche giorno dopo. Era bruttissimo, con degli ematomi sul viso per il troppo sforzo di nascere. Fu un travaglio di quaranta ore, io ero esausta e di una felicità che non avevo mai provato prima di allora. Ricordo che appena uscì da me, mi misero Luca in braccio e ci guardammo a lungo negli occhi. Ricordo anche che fuori aveva iniziato a nevicare.

 

Quando ti presentasti come la nonna Franca, mi insegnasti tutto: a cambiare il pannolino, a fargli il bagnetto, a vestirlo e svestirlo senza romperlo. Che momenti importanti per me e te, e anche per te e Luca. Tu e lui cominciaste da lì, su quella sedia a dondolo in camera sua, a diventare inseparabili. Poi non ti perdesti nessuno dei suoi compleanni. Per anni e anni arrivava finalmente un giorno proprio come oggi  e io ti aspettavo all’aeroporto con il cuore in gola. Quando arrivavi, la casa era sempre brillante di pulizia e di emozione. Luca ti vedeva e impazziva. Ti portava sempre in camera sua e ti faceva cantare la vostra canzoncina. Riprendeva il vostro discorso esattamente da dove vi eravate lasciati l’anno prima, come se tutti quei giorni tra i due incontri non fossero mai esistiti.

 

Mi sei stata vicina ad ogni passo di questo lungo cammino. A modo tuo, senza troppo badare all’emotività, ma dando priorità al fare, alla concertazione e alle decisioni da prendere per assicurarci che Luca potesse crescere amato, aiutato, supportato da tutti noi. Non hai avuto mai molta pazienza per le emozioni. Da questo punto di vista, eri piuttosto timida, o introversa. Che poi sono la stessa cosa.

 

Insomma, mamma, adesso sta succedendo che Luca è stato accettato in una casa-famiglia e che si trasferisce da qui tra una ventina di giorni. E io, che invece sono tutta emotività, farei di tutto per averti qui con me. Avrei voluto fare una delle nostre chiacchiere in cui tu mi avresti ricordato di tener duro, di non lasciarmi andare in pianti e sofferenze perché, avresti detto, “Luca adesso ha bisogno che tu sia forte”.

 

Io invece ti avrei confessato del dibattito interno pieno di contraddizioni che mi tiene letteralmente sveglia la notte. Il mio senso di colpa per sentirmi in qualche modo contenta di non dovere essere costantemente a sua disposizione, e il terrore per il suo certo senso di solitudine, di abbandono; la paura di non potercela fare senza di noi, l’angoscia di dover comunicare con persone che non lo conoscono e che non capiscono i suoi bisogni. L’altro giorno ho chiesto a una delle sorelle cosa avresti pensato tu di questo passo così enorme e mi ha risposto senza esitazione: “Sarebbe lì con te, ovvio!”. Non ci avevo pensato, ma la certezza della risposta mi ha consolato molto, perché chissà, magari sei qui anche se non ti sono venuta a prendere all’aeroporto. 

 

Hai sempre detto di essere streghesca, di avere quel sesto senso nel “sentire” chi è attorno a te. Ti prego a questo punto di dimostrarci che non era tutto fumo e niente arrosto: fatti viva, in qualche modo. Fallo però senza spaventarmi, ché sai che io mi cago addosso per ogni cosa: non fare come quelli che tutto d’un colpo si accende la luce o cade una fotografia, mi raccomando, o quelli che dicono che nel cassetto a sinistra ci sono mille dollari che avevi lasciato per me.  Mi permetto di darti alcuni suggerimenti: fammi trovare il bucato fatto, fammi sognare che mi dici che io e Dan facciamo bene a fare questa cosa, cerca di far sentire a Luca la tua presenza quel ventisette novembre, quando per la prima volta in vita sua dormirà in una casa senza i suoi genitori. Al limite, puoi sempre farmi dimagrire di dieci chili in una notte. Non farti problemi, insomma.

 

Grazie.

 

Mi manchi ogni attimo della mia vita,

 

Marina

 

 

Cambridge, 2 novembre, 2023

 

 

Commenti

  1. Carissima Marina
    Che meraviglia ! Che bello essere donne … grazie !
    Io ho rotto l’auto e ho implorato mio padre morto 8 anni fa di aiutarmi … accelerando quella certa assicurazione che ci deve quel certo rimborso . Che bello è intenso affidarci alla creatività e a tutto l amore che resta . LISA BENINI strega 🫶

    RispondiElimina
  2. Vi sono vicina ❤❤tutto andra' benissimo

    RispondiElimina
  3. Cara Marina
    ho perso i miei da pochi anni ma quando ho momenti molto difficili li sento con me .
    Anche se è davvero forse solo una sensazione...ma mi aiuta.
    Spero con tutto il cuore che Luca sia sereno e che tu possa godere giornate piene di gioia.
    Noi genitori di figli "speciali" ne abbiamo diritto più di ogni altro.
    Un abbraccio forte !

    RispondiElimina
  4. Marina carissima
    tutta la mia vicinanza in un uno dei tanti momenti difficili della tua vita.
    Ne ho avuti tanti anche io e continuano...
    Purtroppo non ho ho certezza che i nostri cari ci vedano da lassù ma mi piace pensare a Sant'Agostino: coloro che amiamo e abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo.
    Un abbraccio a te e al dolcissimo
    Luca!

    RispondiElimina
  5. Marina
    ieri ho citato Sant'Agostino per ricordare la tua mamma.
    Oggi dal Piccolo Principe di Saint D 'Exupery :" non so dove vanno le persone che scompaiono ma sono dove rimangono ".
    Dacci notizie delle novità di Luca!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari