La violenza attorno
Mi accingo a scrivere dalla mia piccola casetta di Cambridge mentre come sottofondo sento suoni di elicotteri e di sirene a tutto spiano. Non so cosa sia successo, ma in qualche modo evoca in modo straordinario il clima politico di questo Paese, che sta andando in frantumi alla velocità della luce. In un campus universitario, ieri è stato freddato Charlie Kirk. Di lui non mi è mai piaciuto niente: i capelli stempiati, la faccia da arrogante, la sua ignoranza. Per non parlare della sua missione: convincere i giovani americani a diventare ultra conservatori. I suoi messaggi erano spesso violenti e la sua dialettica spesso incitava violenza. Amava le armi, Dio e l’America e odiava tutto il resto. Era quasi alla destra di Donald Trump, con cui condivideva tutto dell’ideologia diabolica e dittatoriale che sta distruggendo il posto in cui vivo io, mio marito, mio figlio neuro divergente, un altro figlio transgender e una figlia che da poco si è trasferita in un campus universitario. La ...









